domenica 25 ottobre 2015

Revelations: Illustrazione ad acquerello in 8 passi!

Salve fumettoidi e bentornati su Questione DiSegno! Dopo il fortunatissimo post sulla mia versione horror di Inside Out vi starete senz'altro chiedendo di cosa mai andremo a parlare oggi: vi mostrerò step by step come ho realizzato l'immagine profilo della nostra cara pagina Facebook! Ovvero:




Ma non perdiamoci in convenevoli e vediamo subito tutti i passaggi.

Disclaimer: questo NON è un tutorial. È solo il modo in cui IO ho realizzato l'immagine, e non è detto che i passaggi siano corretti. Anzi, sono sicuro che se qualcuno bravo davvero legge 'sto post me lo trovo sotto casa col fucile a pompa. Comunque, se volete un tutorial semi-serio, cliccate qui.

1. Thumbnail

Cominciamo dal principio. L'idea era quella di ritrarmi come una sorta di Wolverine. Perché gli somiglio, no? Toglietegli solo 800 kg di muscoli, mettete al posto degli artigli pennello e matita e sono io, no? No. Quindi su un fogliaccio lurido mi sono fatto un thumbnail minuscolo (sarà un 2 x 3 cm) di ciò che volevo realizzare, e anche per avere un'idea dei colori da usare. Volevo mantenere il contrasto tra freddi e caldi presente anche nell'immagine di copertina, per cui questo ocra chiaro e l'indaco erano perfetti. Quanto amo l'indaco, lo uso pure per cucinare ormai.

2. Reference
Dal momento che doveva essere un autoritratto e che non so bene che faccia ho, la foto di riferimento era d'obbligo. Come dici, amico di città laggiù? Ho dei capelli improponibili? Sì, ho deciso di sputtanarmi sull'internet, ok? Sotto però avevo i pantaloni, giuro.

3. Matita e mascheratura

La matita era molto leggera e ho dovuto fotosciopparla al meglio per renderla visibile. Comunque sia qui niente di che, ho solo riprodotto la foto, segnandomi le zone d'ombra qua e là per avere un riferimento. E ho dato una sistemata a quei capelli da denuncia. Dopodiché ho applicato il nastro carta e mascherato con il Molotov (un pennarello mascherante strepitoso) il contorno della figura, perché volevo avesse un bordo bianco intorno. Perché fa figo.

4. Sfondo
Lettore pignolo: "E capirai che sfondo Buscio, ci hai solo buttato una fracca di blu che manco col secchiello di Paint". Primo, è indaco, non blu. Secondo, nell'angolo in basso a destra l'ho scaldato con una punta di ocra, sempre per il discorso del contrasto. L'ho fatto bagnato su asciutto, perchè volevo che il colore fosse molto saturo.

5. Colore
Qui mettete a nanna i bambini, perché questa fase non è particolarmente bella da vedere. Anzi, è proprio un cesso. In teoria nell'acquerello bisognerebbe procedere per strati, quindi avrei dovuto fare prima una stesura del colore locale (ocra) su tutta la figura, e successivamente applicare le ombre (indaco) una volta asciutto. Ma chissà che m'ha detto il cervello, e ho pensato bene di mescolare colore locale e ombre. Mi spiego: sempre bagnato su asciutto, ho passato l'ocra e l'ho sfumato con l'indaco nelle zone d'ombra, e il risultato è quel verdino vomito che vedete. E quindi si sentivano urla tipo "ABBANDONARE LA NAVEEE!". Ma mi sono fatto coraggio e sono andato avanti.

6. Ombre
Una volta asciugata la stesura precedente, sempre con l'indaco (più saturo stavolta) ho iniziato a ripassare le zone d'ombra. Solo i punti più scuri però, in modo che il verdino sotto facesse da mezzotono nel passaggio tra l'ombra e la parte illuminata, creando una sfumatura (ne è un esempio la fronte). Per gli scurissimi come i capelli, il terminatore sullo zigomo, il pennarello e l'ombra portata della testa sulla spalla ho usato il colore ancora più saturo.

7. Luci
Qui mi son divertito parecchio. Con la tempera bianca Giotto datata 1998 ho accentuato alcuni punti di luce massima sui capelli, zigomo, spalla e mano. Stessa cosa ho fatto con una penna gel bianca. Qualche tocco sulle nocche, sul pennarello, i riflessi sugli occhi e qualche capello bianco, e ci siamo. Ah tra l'altro avevo iniziato ad inchiostrarla prima di scansionare questo passaggio, ma vabè. Vogliate scusarmi, se penso troppe cose insieme vado in sovraccarico e m'inceppo.

8. Chine

Qui ho inchiostrato come faccio di solito sulle illustrazioni più bohémiennes come quelle al caffè: penna gel nera e segni decisi e veloci. Meno ce ne sono, meglio è, almeno per me.

E niente cari fumettoidi, a questo punto direi che la nostra bella illustrazione è terminata...come tutti i miei disegni ormai, è nata da brutto anatroccolo per poi diventare non dico un cigno, ma almeno una paperella. Prima di lasciarvi, anche se tanto qui in fondo ci sarà arrivata solo mia zia (ciao zia!), un riepilogo visivo di tutti i passaggi:



Beh, che ne pensate?? Fatemelo sapere in un commento qui sotto, lasciatemi un bel +1, un mi piace alla pagina e continuate a supportarmi e sopportarmi come state facendo, fiete belliffimi!

Alla prossima fumettata, gente!






martedì 13 ottobre 2015

What If: Inside Out. E se fosse stato un film horror?

Salve fumettoidi e bentornati su Questione DiSegno! Rieccoci con una FanArt fresca fresca di giornat--ahem..no vabbè diciamo che ci ho messo più di una settimana a farla. Quest'oggi vi propongo un disegnino un po' particolare dedicato all'ultimo fantasmagorico lungometraggio targato Pixar…quindi ve lo sbatto subito in faccia e vi dico solo: e se Inside Out fosse stato un film horror?





Qui per vederlo in grande.
Qui per la fan art precedente.

Momento, momento, so cosa mi state per chiedere, "Ma è fatto accompiuter???", quindi vi risponderò così:






Matite e chine in tradizionale. Sì, la colorazione invece è accompiuter.
Fatemi sapere che ne pensate in un commento qui sotto e sostenetemi con un bel +1!

Ora invece, anche se non vi frega una mazza, due chiacchiere sul film, senza spoiler, che magari qualche sciagurato non l'ha ancora visto (sì, sto guardando te, che invece di questo sei andato a vedere quegli stramaledetti Minions). Non mi soffermerò sul piano tecnico perché c'è gente più competente di me che ne parla, e poi è inutile dire che è perfetto. Che dire, fino a prima di vedere Inside Out avevo poche certezze nella vita: la notte è sempre più buia prima dell'alba, Jeff Bridges è un mito, Wall-E è il mio film Pixar preferito. E poi vedo questo Inside Out…ora, non dico che ha superato Wall-E, perché il mio amore per quel robottino è sconfinato, però ha messo senza dubbio a dura prova la mia fede. Qui si sono superati. E badate bene, non urlo al miracolo. Non dico che è la trovata più geniale di tutti i tempi, perché se ci pensate quante volte abbiamo visto personificarsi le vocine che abbiamo nella testa? Basti pensare al diavoletto e all'angioletto che compaiono sulle spalle di Paperino per convincerlo a fare un'azione buona o cattiva, oppure a Esplorando il corpo umano. Alcuni, proprio per questo motivo, l'hanno invece trovato banale. Ma non potrei essere meno d'accordo. Si sa, quasi tutte le storie che potevano essere raccontate sono state raccontate, e trovare in giro qualcosa che non si sia mai visto prima è ormai impossibile. Per cui, almeno per quanto mi riguarda, l'importante non è il COSA si racconta, ma COME lo si racconta. E in questo la Pixar non ha rivali…ogni volta riesce a catapultarmi in un mondo diverso dal nostro e a farmelo osservare con gli occhi stupefatti di un bambino. Che sia un mondo futuristico con robot senzienti, o fatto di giocattoli, o di insetti, o di emozioni come in questo caso, riesce sempre a sorprendermi, a farmi immedesimare ed emozionare. E questa è la forza della Pixar.
Unica nota negativa: quel corto iniziale. Lava. Buon Dio quel Lava. Signor Pixar, ascolta…ora, capisco che devi concentrare tutte le tue energie per il lungometraggio e che il corto è solo un contorno…però te lo gusteresti tu un bel piatto di lasagne se te lo servissero con un contorno di sterco di mucca?? Eddai, su.

Bene fumettoidi, finito il momento di ciance a caso direi che è arrivato il momento di lasciarci, ma non prima di avervi ricordato di passare dalla mia pagina Face e dalla neonata pagina Google Plus e di sostenermi condividendo, commentando e tutto il resto!!
Alla prossima fumettata, gente!

sabato 3 ottobre 2015

MiniAcquerelli #2: provali anche tu!

Salve, cari fumettoidi! Quanti di voi hanno avuto o avranno una giornata nera? Quanti stamattina stavano inzuppando la fetta biscottata nel latte, quando a un tratto ha deciso di spezzarsi e cadere rovinosamente sul tavolo prima di finire in bocca? Quanti hanno sbattuto il mignolino sullo spigolo del comodino e non hanno la lista dei santi in paradiso a portata di mano?? Tanti, troppi, immagino! Ma niente paura, oggi ho la soluzione che fa per voi, e questa soluzione si chiama MINIACQUERELLI! Scoperti recentemente dalla Buscio Pharmaceutical, i MiniAcquerelli sono un rimedio naturale per tutti i mali conosciuti, oltre ad essere ottimi per tutte le occasioni: dovete andare a scuola, ma di alzarvi dal letto manco per l'anticamera? MiniAcquerelli! Dovete ingraziarvi il capo per ottenere quella promozione? MiniAcquerelli! La vostra prozia Giangesualda compie gli anni ma non sapete cosa regalarle? MiniAcquerelli! Non ci vedete più dalla fame, ma siete rimasti senza Fiesta?? MiniAcquerelli MiniAcquerelli MiniAcquerelli!
Ecco a voi la raccolta di settembre:





Vi siete persi i MiniAcquerelli di agosto e volete rifare un tuffo nell'estate? Cliccate qui!

Bene fumettoidi, come sempre vi invito a farmi sapere cosa ne pensate e a condividere pure qui sotto la vostra esperienza con i MiniAcquerelli. E ricordate: ci sono cose che non si possono comprare. MiniAcquerelli compra pure quelle.

Okay, vado a lavorare và. Che poi manco mi è mai successa la storia del mignolino...è una leggenda metropolitan--AHICHECCAZZ--!!! Dov'è la lista??!?!?

9 donne su 10 hanno scelto MiniAcquerelli. La decima la sta cercando il Cracco.